Against false solidarity with People's War in Nepal [Joint Statement by WPRM(Italia), Rossoperaio, & proletari comunisti]
WPRM ITALIA –ROSSOPERAIO - PROLETARI COMUNISTI
contro la falsa solidarietà con la guerra popolare in Nepal
Da Proletari Comunisti n.30 gennaio-febbraio 2006
“È partita da Amburgo il 21 gennaio una grande campagna europea di solidarietà con la guerra popolare in Nepal promossa dal World People’s Resistance Movement Europa (WPRM) che si concluderà in Francia o Svizzera il 15 febbraio dopo aver attraversato oltre 15 città e 11 paesi europei. I Comitati Solidarietà Nepal hanno rilanciato in Italia con iniziative in tre città al Nord Massa il 26 gennaio, al Centro, Roma, il 30 e al Sud, Palermo, il 28”.
“Una campagna apocrifa e parassitaria
In Italia ci sono forze che invece di unirsi e sostenere la campagna internazionale appoggiata dagli stessi compagni nepalesi (tramite l'organismo WPRM), hanno lanciato in diverse città loro iniziative contemporanee, parallele e in concorrenza con le nostre, con l’evidente scopo di boicottarle.
Perché, per chi lavorano costoro? Certo non rendono un servizio al popolo nepalese né tanto meno agiscono secondo il metodo del sostegno alla rivoluzione che gli stessi nepalesi indicano.
Non possiamo escludere del tutto la buona fede di alcune forze e individui coinvolti nel "comitato promotore per una campagna a sostegno della guerra popolare in Nepal", ma di certo fra questi spicca il gruppuscolo a nome "Collettivo Comunista A. Gramsci" di Trento le cui stesse pubblicazioni dimostrano come usi e abusi della guerra popolare in Nepal, piegandola a quella che sembra essere la ragione principale della loro esistenza: fare la guerra a proletari comunisti, al progetto di partito che incarna alle esperienze di mobilitazione che realizza.
Il cuore degli articoli del foglio "Maoismo Nepal" che questo gruppo pubblica non è l’informazione e documentazione delle lotte e conquiste della rivoluzione in Nepal, per dare strumenti a tutti quelli che possono e vogliono unirsi e contribuire alla lotta di quel popolo e organizzarne la mobilitazione e l’iniziativa concreta e visibile, ma piuttosto la settaria e in certi accenti reazionaria critica delle posizioni di proletari comunisti e dei Comitati Solidarietà Nepal, che nello specifico corrispondono esattamente all’impostazione che a livello internazionale tutti gli organismi di solidarietà, nepalesi compresi, come dimostrano non le chiacchiere o il millantato credito ma la realtà contundente dei fatti.
Facendo una distorta e apologetica propaganda di alcune posizioni ideologiche del PCN(M), che ne nega di fatto il contenuto rivoluzionario, parassitariamente, cercano di presentarsi come i più fedeli e genuini interpreti del "cammino Prachanda" contro i vizi di linea analisi e ideologia di proletari comunisti per costruirsi un credito che non hanno né meritano, per ostentare falsamente relazioni inesistenti, il tutto a scapito di uno sviluppo popolare della solidarietà con la rivoluzione in Nepal.
Vogliamo sia chiaro a tutti che, quali che siano le intenzioni di alcuni, non è possibile ignorare ancora la natura di questi personaggi e il carattere nocivo per la solidarietà con la guerra popolare in Nepal senza trarne le conseguenze”.
[translation to English by Carl John:]
WPRM ITALIA – ROSSOPERAIO - PROLETARI COMUNISTI
against false solidarity with the popular war in Nepal
from "Proletari comunisti" n.30 January-February 2006
http://www.paolodorigo.it/NepaltourITA.htm
“A great European Campaign of solidarity with the popular war in Nepal departed from Hamburg on January 21 promoted by the World People's Resistance Movement Europe (WPRM) and will conclude later in France or Switzerland on February 15 after having crossed more than 15 cities and 11 European countries. The Committees Solidarity Nepal relaunched in Italy with initiatives in three cities: Massa in North Italy on January 26, Rome in the Center on 30 and Palermo in South, on 28”.
"An apocryphal and parasitical campaign of solidarity:
in Italy there are forces that, instead of joining together and sustaining the international campaign supported by the same comrades of Nepal (through the organism WPRM), launched in different cities their contemporary initiatives, parallel and in competition with ours, with the evident purpose to boycott ours.
Why ? Whom are they working for? Certainly they don't make a service to the Nepalese people, neither they act accordingly to the method of the support to the revolution that the same Nepalis point out.
We cannot completely exclude the good faith of some forces and individuals involved in the "promoting committee for a campaign to support the popular war in Nepal", but certainly the little group "Collettivo Comunista Antonio Gramsci" stands out from the others, whose publications show as they make use and abuse of the popular war in Nepal, bending it to what seems to be the principal reason for their existence: to make war to "Proletari Comunisti", to the project of party that they embody, to the experiences of mobilization that they realize.
The heart of the articles of the sheet "MaoismoNepal", that this group publishes, is not the information and documentation of the struggles and conquests of the revolution in Nepal, to give tools to all those that want to joint together and to contribute to the struggle of that people and to organize the mobilization and the concrete and visible initiative of it, but rather the sectarian and, in certain accents reactionary criticism against the positions of "Proletari comunisti" and the "Comitati di solidarietà Nepal", that exactly corresponds, in the specific of Italy, to the formulation that at international level all the organisms of solidarity, Nepalesi included, as - not the chatters or the boasted credit but the blunt reality of the facts - shows.
The "Collettivo Comunista Antonio Gramsci" making a distorted and apologetic propaganda of some ideological positions of the PCN(M), that denies the revolutionary content of it, they - in a parasitical way- try to present themselves as the most trustworthy and genuine interpreters of the " Prachanda Path" against the vices of line analysis and ideology of "Proletari comunisti" to build a credit that they don't have neither they deserve, to falsely display nonexistent relationships, all this against development of the solidarity with the revolution in Nepal.
We want to clear to everybody that, whatever are the intentions of some, it is no longer possible to ignore the nature of these characters and the harmful character for the solidarity with the popular war in Nepal without drawing consequences".
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