17 luglio 2002

Comunicato di Rossoperaio contro ASP

Data : 17 luglio 2002

Perché la pubblicazione sul Bollettino ASP del documento dei "ratas" prigionieri politici peruviani della linea opportunista di destra (LOD) è un grave attacco alla guerra popolare diretta dal PCP.

Fin dall'autunno del 93, a un circa un anno dalla cattura del Presidente Gonzalo, capo del PCP e della rivoluzione peruviana, circolano in Perù e all'estero testi attribuiti allo stesso presidente o a un qualche gruppo di prigionieri, che fanno appello a porre fine alla guerra popolare, a convocare un nuovo congresso del Partito, per adottare una "nuova definizione": la soluzione politica negoziata che concluda la lotta armata. Il CC del Partito, i combattenti dell'esercito popolare di liberazione, le masse organizzate e dirette dal Partito nelle basi d'appoggio e nella guerra, la maggioranza dei prigionieri politici e di guerra, il MPP, organismo generato del Partito per sviluppare il lavoro di solidarietà all' estero, hanno sempre definito senza mezzi termini la loro posizione in proposito:
  • Sono "patranas", (patacche) tutti tentativi di attribuire al presidente Gonzalo o a istanze del partito questi documenti e posizioni liquidatorie della guerra popolare. "Patranas" (documenti, false interviste, appelli, indiscrezioni, ecc.) confezionate direttamente dagli uomini dei servizi segreti peruviani con la regia personale del famigerato Montesinos (eminenza grigia del regime di Fujimori). Tutto questo è stato già da anni dimostrato dalle rivelazioni di giornalisti, uomini del regime, prigionieri politici che hanno ammesso di aver collaborato al lancio e alla diffusione delle "patranas".
  • Sono "mamotretos" (pateracchi) tutti i sedicenti "documenti" che periodicamente vengono diffusi a sostegno "teorico" delle "patranas" della LOD. Testi, ad es., in cui si straparla di "fase di ripiegamento generale della rivoluzione proletaria mondiale", quando la posizione del PCP è che con la guerra popolare in Perù si apre la fase dell'offensiva strategica della RPM e che una nuova grande ondata di questa si avvicina e impone la ricostituzione in ogni paese di partiti comunisti di nuovo tipo che impongano il maoismo al posto di comando e applichino universalmente la strategia della guerra popolare.
  • Sono "ratas" (topi di fogna), i presunti dirigenti, militanti e prigionieri politici del PCP che sostengono le posizioni della LOD. "Ratas" che , presto o tardi, conosceranno la giustizia proletaria del Partito : "un pugno di revisionisti e capitolazionisti, incapaci di mantenere nelle difficoltà della prigionia la loro posizione rivoluzionaria, incapaci perfino di sostenere le loro posizioni nel dibattito di Partito", i quali, grazie alla protezione e appoggio degli stessi carcerieri, hanno ampia libertà di circolazione nelle carceri per diffondere e propagandare le loro posizioni che, in ultima analisi, puntano a convocare, all'ombra delle baionette del nemico, un nuovo congresso, che rovesci le risoluzioni e definizioni del primo Congresso, negando nei fatti il pensiero e la direzione del presidente Gonzalo, per imporre una posizione revisionista dello stesso pensiero Gonzalo, di capitolazione di fronte all'imperialismo e alla reazione peruviana sua serva.
  • Sono "convergenti" con l'imperialismo, il revisionismo e la reazione internazionale, "convergenti" con i piani d'azione concreta degli apparati politico-militari-polizieschi del nemico, tutti i "falsi amici" del PCP e della rivoluzione peruviana che non denuncino come revisioniste e liquidatorie queste posizioni e come capitolazionisti e nemici della rivoluzione chi le sostiene. Anche il semplice fare eco alle posizioni o argomenti della LOD, costituisce una "convergenza" con i piani dell'imperialismo e della reazione, che pugnala alle spalle la rivoluzione, fa fronte comune con le forze genocide che cercano di strangolarla, e corrobora i piani di assassinio del presidente Gonzalo che lo stato peruviano non ha mai abbandonato.

Ma più che le prese di posizione, in questi anni hanno parlato i fatti:
  • la guerra popolare non si è fermata un solo minuto: a costo di enormi sacrifici, nonostante i ripetuti colpi subiti e quale che fosse la forma di dittatura borghese che governa il vecchio stato peruviano, le azioni sono continuate e oggi e gli stessi osservatori reazioni ammettono che hanno raggiunto un numero e un impatto al livello di dieci anni fa.
  • la difesa della vita del presidente Gonzalo, che i "ratas" della LOD pretendono essere l'ispiratore delle loro posizioni, è stata la parole d 'ordine di successive campagne internazionali, che hanno denunciato i piani di assassinio e rivendicato la fine all'inumano isolamento assoluto in cui è tenuto da dieci anni con la sua presentazione pubblica e dal vivo davanti alla stampa internazionale, difendendo allo stesso modo il Compagno Feliciano, responsabile del CC PCP dopo la cattura del presidente Gonzalo e anche da tre anni nelle mani del nemico.
  • la solidarietà internazionalista con la rivoluzione peruviana si è coordinata internazionalmente intorno alle forze e all'azione del MPP (organismo generato del PCP per sviluppare il lavoro di sostegno all'estero) e dei maoisti del Movimento Rivoluzionario Internazionalista, con tutto un lavoro diffusione di materiali del PCP, di conferenze internazionali, di campagne di massa, di delegazioni in Perù, che hanno legato come aspetti articolati di un'unica battaglia la difesa del PCP, della guerra popolare e della sua Grande direzione e l'affermazione del maoismo al servizio della rivoluzione mondiale e la denuncia della LOD, del revisionismo, della capitolazione e di ogni convergenza con essa.

Quale sia stata la parte dell'ASP in tutto questo è 0 assoluto: negli anni si sono appropriati della data del 19, per fare del "Giorno dell'eroismo" scritto nella storia dal sangue dell'eroica resistenza dei prigionieri politici e di guerra del PCP, la GIRP, vuota, rituale e propagandista scadenza per commemorare tutte le cause dei prigionieri politici nelle carceri dell'imperialismo, tranne proprio quei rivoluzionari comunisti che l 'hanno plasmata.

Ma oggi, accreditando e sostenendo apertamente la LOD con la pubblicazione sul Bollettino di un suo testo, passano dalla passività colpevole all' attacco proditorio contro il PCP e la rivoluzione in Perù, fatto gravissimo su cui tutti i compagni e organismi che ancora riconoscono un credito di organismo di difesa dei prigionieri politici rivoluzionari devono pronunciarsi.

Pure in presenza di gravi divergenze ideologiche, teoriche e politiche che rendono tuttora impossibile un confronto politico su temi comuni, riteniamo,
  • primo, che le cose scritte dal CARC di TO relativo al PCm, interno/estero, siano non solo diffamatorie ma sostanzialmente delatorie;
  • secondo, che pubblicare un documento dei ratas del Perù sia il più grave attacco alla rivoluzione peruviana che sia stato fatto negli ultimi anni nel movimento comunista italiano e che richiederebbe un comunicato di dissociazione e di autocritica pubblico su tutte le pubblicazioni della vostra area e la pubblicazione nel prossimo numero del bollettino, oltre che di questa autocritica anche di uno dei documenti contenuti nei numeri 21/22 di Sol Rojo.
Riteniamo che questo lo dobbiate, non a noi, ma alla guerra popolare, al PCP e ai prigionieri politici, di guerra peruviana, di cui pure dite di onorare memoria e lotta attuale.

Viva il PCP e la guerra popolare in Perù!

Difendere la vita del Presidente Gonzalo, per la fine del suo isolamento e la sua presentazione pubblica e dal vivo alla stampa nazionale e internazionale!

Guerra popolare fino al comunismo!

Rossoperaio