01 giugno 2006

PCm-Italia sulla rivolta di Parigi [English translation to follow]

PARIGI BRUCIA ANCORA: IL FUOCO DELLA RIVOLTA DEI GIOVANI PROLETARI NON SI É SPENTO.

Lo “spettro” della rivolta torna forte in questi giorni a preoccupare la borghesia francese, è infatti di queste ultime ore la notizia della ripresa degli scontri nelle banlieues nord di Parigi, le stesse città che furono teatro della rivolta di novembre. Due cittadine del dipartimento di Seine-Saint-Denis, Montfermeil e Clichy sous Bois, nella notte tra lunedì e martedì sono state nuovamente scenario di guerriglia urbana tra i giovani proletari ribelli e le forze di polizia. Auto della polizia incendiate, barricate, assalti alla marie, cassonetti dati alle fiamme; questa la risposta alle misure repressive messe in atto delle forze dell’ordine nella cittadina di Monterfemeil.

Alla base del riaccendersi degli scontri sono state le perquisizioni della polizia nelle case di alcuni giovani del quartiere Les Bosquets, con la scusa di cercare l’aggressore di un autista la polizia ha fatto irruzione nelle abitazioni. Repressione, intimidazioni, umiliazioni, perquisizioni corporali ed arresti, fra cui quello della madre di un ragazzo incriminato, la quale si opponeva alle violenze della polizia ; a ciò si aggiunge la recente ordinanza del sindaco, che proibisce ai giovani dai 15 ai 18 anni di circolare in gruppi di più di tre, sia di giorno, sia di notte. A queste ennesime provocazioni e affronti dello stato borghese e del suo apparato repressivo, la gioventù proletaria ha risposto con la giusta violenza, alimentando nuovamente il fuoco della rivolta e mostrando che di fronte agli attacchi della repressione la lotta non si arresta ma avanza.

La politica di moderno fascismo da stato di polizia portata avanti dal ministro Sarkozy oggi incarcera, tra gli altri, Muhittin Altun unico sopravvissuto all’assassinio, per mano della polizia, di Buna e Zyed, non essendo riuscito ad ucciderlo, lo stato borghese lo arresta perchè insieme ad altri giovani proletari si ribella contro i responsabili della morte dei due giovani figli del popolo e contro chi li obbliga ad una vita indegna fatta di miseria sfruttamento e umiliazioni.

Siamo al fianco della gioventù proletaria francese che risponde colpo su colpo al sistema che li emargina, li reprime, li sfrutta che gli nega le libertà, che gli nega il futuro, così come abbiamo sostenuto la grande rivolta di novembre, andando in Francia, nelle banlieues, nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse e sostenendo l’ importante rencontre internazionale, “ Da la revolte des banlieues a la revolution proletarienne” organizzato dalle riviste La Nuova Bandiera Italia e Drapeau Rouge Francia, tenutosi a Parigi il 29/30 aprile.

I fatti di questi giorni confermano la linea espressa nel rencontre internazionale, che è giusto ribellarsi, che ribellarsi è possibile, che è possibile applicare la linea della costruzione della guerra popolare nei paesi imperialisti e questa strada si è resa ancora più visibile grazie alla ribellione della gioventù proletaria delle banlieues.

Al tempo stesso la ripresa degli scontri sta mostrando che alla paura della borghesia, la quale schiera in forze il suo apparato repressivo, corrisponde la rabbia e l’orgoglio della gioventù ribelle.I governi imperialisti pensavano di aver domato lo ribellione delle masse proletarie ma essa è cresciuta sotto le ceneri, nella precarietà, nella disoccupazione e di fronte all’ennesima brutalità poliziesca è nuovamente scoppiata.

noi crediamo sia diventata una necessità indispensabile lo sviluppo dell'o organizzazione giovanile proletaria rivoluzionaria come Red Block che organizzi e d diriga la ribellione dei giovani proletari nei paesi imperialisti.


PCm-Italia
RED BLOCK
SOCCORSO ROSSO PROLETARIO

1.6.06