Italian workers in support of people's war in Nepal
(Statements in English and Italian)
The following motion has been proposed by the Nepal Solidarity Commitees, Italy and approved by the workers of Taranto
To the Nepali People
To fighters of the People's War
To the United Revolutionary People's Council
To the Communist Party of Nepal (Maoist)
To the Chairman Prachanda
We workers,
support the liberation struggle that the people's masses, mostly poor peasants, the proletarians, the youth and the women have been carrying forward during the last 9 years in Nepal, raising the flag of the rebellion, because they do not want be poor and oppressed, they do not want be the country of the super-exploited working and prostitute children, they do not want be the country of the violence on the women, the country where the poor are poorer and the rich are richer, they do not want be the country exotic and exclusive destination for mountaineer tourists in the shade of a feudal regime servant of the imperialism.
Their liberation struggle has won two third of the country, it has freed the energies of the masses and their need of freedom and democracy, it has established the basis for the people's government, it has encircled the state capital, Kathmandu, where it has mobilised the workers in strike, the masses of the students, the progressive intellectuals, the social strata seeking the national self-determination.
We denounce the king Gyanendra, the murderer of his own relatives, and the coup he made in the past weeks, sacking the parliament and the ministers that he ruled and controlled, with the explicit aim to launch an extermination war against the rebelling masses, helped by the western imperialism, mainly the US, and by the Indian government, that seeks to continue its hegemony on this country. A regime that bombs and destroys the villages in its own country in order to save it bloody rule. Now more than ever it need to break the silence on what is happening in this country, to take side with the Nepali masses and their liberation war, to support a mobilise in every form.
We cannot remember these proletarian and people only when the seaquake and the negligence of the world rulers bring to light the scenes of poverty and death they live everyday. For us, for the workers to be on the same side with this oppressed suffering humanity means support those in these countries struggle to end the existing state of the things. All the imperialists, including the Berlusconi government, have launched an endless war against the oppressed people throughout the world. While its epicentre is now the Middle East, from Iraq to Palestine, its goal is to dominate the world and to perpetuate the war and the oppression. Before them, those who oppose the wars of the world owners must give the maximum support to those are fighting a battle for the death or the life against the imperialism, paying with their blood their liberation struggle to break the chains of the exploitation and of the imperialism in every corner of the world.
The Workers of the Ilva, Sma Puglia, cleansing firms, precarious and LSU
Taranto, Italia, 17.2.05
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Al popolo nepalese
ai combattenti della guerra popolare
al Consiglio Unificato Rivoluzionario del Popolo
al Partito Comunista del Nepal (maoista)
al presidente Prachanda
Noi operai e lavoratori
appoggiamo la lotta di liberazione che da 9 anni in Nepal le masse popolari, in gran parte contadini poveri, i proletari, i giovani, le donne, stanno portando avanti impugnando la bandiera della ribellione, perché non vogliono più miseria ed oppressione, non vogliono essere più il paese del lavoro supersfruttato dei bambini, della prostituzione infantili e, non vogliono essere più il paese della violenza sulle donne, il paese dove i poveri sono più poveri e i ricchi più ricchi, non vogliono essere più un paese meta di un turismo esotico e di elite di alpinisti all'ombra di un regime feudale asservito all'imperialismo.
La lotta di liberazione ha conquistato due terzi del paese, ha liberato leenergie delle masse e il bisogno di libertà e di democrazia, ha instaurato le basi del governo popolare, ha accerchiato la capitale Katmandu mobilitando al suo interno gli scioperi operai, le masse studentesche, gli intellettuali progressisti, i ceti sociali che vogliono l'autodeterminazione nazionale.
Noi denunciamo che contro questa guerra popolare il Re Gyanendra, già massacratore della sua stessa famiglia, ha fatto nelle settimane scorse un colpo di Stato, sciogliendo il parlamento e il governo da egli stesso controllato e dominato, con l'obiettivo esplicito di una guerra di sterminio con l'aiuto dell'imperialismo occidentale, principalmente americano e del governo indiano che vuole continuare ad avere egemonia su questo paese, contro le masse che si ribellano. Un regime e un governo che bombardano e distruggono i villaggi del proprio stesso paese pur di conservare il proprio sporco dominio.
Ora più che mai è necessario rompere il silenzio su ciò che avviene in questo paese, essere dalla parte delle masse nepalesi e della loro guerra di liberazione, sostenerla emobilitarsi in tutte le forme. Non ci possiamo ricordare che esistono questi proletari e popoli quando maremoti e incuria colpevole dei governi e dei padroni del mondo ne mostrano gli scenari di miseria e morte. Per noi lavoratori essere dalla parte di questa umanità oppressa e sofferente, significa sostenere chi in questi paesi lotta per la liberazione e per mettere fine a questo stato di cose esistenti.
Di fronte al fatto che l'imperialismo americano e tutti gli imperialisti compreso quello italiano con il governo Berlusconi stanno scatenando una guerra infinita contro i popoli oppressi del mondo che ha ora il suo epicentro nel Medio Oriente, dall'Irak alla Palestina, e che ha come obiettivo il dominio mondiale e l'eternità della guerra e dell'oppressione, Chi è contro le guerre dei padroni non può che dare il massimo sostegno a chi contro l'imperialismo combatte una battaglia di vita e di morte, chi paga col sangue la propria lotta di liberazione come parte della lotta di liberazione in ogni angolo del mondo dalle catene dalle catene dellosfruttamento e dell'oppressione dell'imperialismo.
operai e lavoratori Ilva /Sma puglia/ ditte di pulizia/ precari e lsu
Taranto Italia
cobasta@libero.it
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